Come preparare correttamente il latte in polvere

Sappiamo che il latte materno rappresenta l’alimento ideale per il neonato ma ci sono delle condizioni legate a motivazioni mediche oppure dettate da scelte materne che comportano l’integrazione del latte materno con quello artificiale.

A seguito del grande scandalo sanitario, quello del latte per neonati contaminato prodotto dal gigante LACTALIS, risalente al mese di gennaio e che per fortuna sembra non aver coinvolto l’Italia, cogliamo l’occasione per ripassare i passaggi per una preparazione corretta e sicura del latte artificiale in polvere.

Partiamo dal presupposto che esistono delle differenze anche tra le diverse tipologie di latte artificiale; la preparazione del latte artificiale liquido, per esempio, rispetto a quella del latte in polvere risulta molto più semplice, facile e pulita: è sterile fino al momento dell’apertura e per prepararlo è sufficiente versare il contenuto nel biberon che va poi scaldato a bagnomaria. È invece sconsigliato usare il microonde, indicazione che vale anche per quello in polvere, perché potrebbe riscaldarsi in maniera non uniforme, con rischio di ustioni. Una volta che il latte si è scaldato è importante testare la temperatura su un polso per evitare che il latte sia troppo caldo.

La preparazione del latte artificiale in polvere è invece più macchinosa, soprattutto se si vuole essere scrupolosi per garantire l’eliminazione di tutti i batteri eventualmente presenti nella polvere; il latte artificiale in polvere infatti non è sterile e può essere oggetto di contaminazioni, in particolare da Enterobacter Sakazakii e da Salmonella, due batteri che possono provocare gravissime malattie ai neonati, soprattutto ai più fragili.
L’acqua, anche se in bottiglia, deve essere fatta bollire e in seguito, quando ha raggiunto i 70°C, deve essere unita alla polvere.
A 70°C infatti vengono preservate le proprietà nutrizionali del latte ed è drasticamente ridotto il rischio derivante dall’Enterobacter Sakazakii e dagli altri patogeni.
 Per verificare la temperatura corretta dell’acqua si può acquistare un termometro per alimenti oppure si può portare a ebollizione l’acqua, spegnere il fuoco e lasciare il coperchio sulla pentola per 30 minuti.
 Il biberon di latte ovviamente deve essere raffreddato rapidamente (sotto un getto di acqua fredda) per portarlo a una temperatura adatta al consumo, cioè circa 37 gradi.

Un altro aspetto fondamentale per la sicurezza del latte artificiale in polvere, è che il biberon deve essere consumato il prima possibile dalla preparazione, entro due ore al massimo, dato che, nonostante l’uso di acqua alla temperatura corretta, nel latte tiepido possono proliferare numerosi germi e batteri.